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DEMENZE

La Demenza è caratterizzata dalla perdita progressiva delle funzioni cognitive in particolare riguardanti: attenzione,  memoria,  percezione,  ragionamento,  orientamento e   linguaggio. 
Questo deterioramento cognitivo, acquisito in età senile o presenile, determina una riduzione significativa dell’autonomia nella vita quotidiana.
Il sintomo più comune nella demenza iniziale è la perdita della memoria a breve termine: i pazienti fanno ripetutamente le stesse domande, dimenticano dove sono i loro effetti personali ed hanno difficoltà a trovare le parole. Si manifestano frequentemente oscillazioni dell’umore, come depressione ed euforia. Inoltre i pazienti possono diventare sempre più irritabili, ostili e agitati, specialmente nelle occasioni in cui si rendono conto del loro deterioramento cognitivo. Con il passare del tempo e l’aggravarsi della demenza, la memoria a breve e lungo termine viene persa completamente e i pazienti possono essere incapaci di riconoscere anche i familiari stretti; si riduce la loro capacità di eseguire le attività quotidiane elementari fino a diventare totalmente dipendenti dagli altri per l’alimentazione, la pulizia e gli spostamenti. Aumenta, inoltre, il disorientamento nel tempo e nello spazio e diventa maggiore il rischio di cadute e di incidenti dovuti a confusione e a compromissione del giudizio critico. In alcuni pazienti si manifesta una condizione paranoica importante (p. es., deliri specifici, sospettosità generalizzata).

La Malattia di Alzheimer

La malattia di Alzheimer è la forma più comune di demenza, intesa come una progressiva perdita di memoria e di altre abilità intellettuali, talmente grave da interferire con la vita quotidiana. Il sintomo precoce più frequente è la difficoltà nel ricordare eventi recenti. Con l’avanzare della malattia, il quadro clinico può prevedere confusione, irritabilità e aggressività, sbalzi di umore, difficoltà nel linguaggio, perdita della memoria a breve e lungo termine, disorientamento, incapacità di prendersi cura di sé e depressione. A poco a poco, le capacità mentali basilari vengono perse ed in alcuni soggetti possono anche manifestarsi allucinazioni, disturbi dell’alimentazione, incontinenza e difficoltà nel camminare. Il declino progressivo delle funzioni intellettive porta, nel malato di Alzheimer, ad un conseguente peggioramento della vita di relazione, dovuto alla perdita di controllo delle proprie reazioni comportamentali ed emotive. Negli stadi finali della malattia sopraggiunge la perdita dell’autonomia.

Demenza Vascolare

La demenza vascolare  è una forma di disturbo cognitivo determinata dall’alterazione della circolazione sanguigna cerebrale conseguente a eventi acuti, come un ictus o un’emorragia cerebrale, o a patologie croniche, come l’aterosclerosi.
I sintomi della demenza vascolare possono essere molto diversi da paziente a paziente, a seconda delle parti di cervello colpite dalla malattia e possono comprendere manifestazioni cognitive, comportamentali e disturbi motori di varia natura e gravità. I sintomi più comuni sono:
lentezza di pensiero, senso di disorientamento e confusione, perdita di memoria e difficoltà di concentrazione, difficoltà nel trovare le parole, gravi e improvvisi cambi di umore, depressione,  apatia, difficoltà nel camminare e nello stare in equilibrio, aumento del bisogno di urinare o problemi a controllare lo stimolo, allucinazioni. La demenza vascolare, una volta insorta, progredisce inesorabilmente, tuttavia, tale peggioramento non è uguale per tutti i pazienti: per alcuni infatti è molto rapido, mentre per altri è molto lento e accelera improvvisamente a seguito di un determinato evento (es. infarto, ictus, cardiopatie di vario genere ecc).

Deterioramento Cognitivo Lieve (MCI mild cognitive impairment )

Il deterioramento cognitivo lieve è caratterizzato da carenza oggettiva di una o più funzioni cognitive senza tuttavia che questa comprometta le normali attività della vita quotidiana della persona interessata. E’ uno stato di transizione tra il calo cognitivo atteso dell’invecchiamento normale e il declino più serio della demenza ma i confini tra la perdita normale di memoria correlata all’età e MCI spesso risultano sfocati.
La MCI si può presentare con una grande varietà di sintomi, ma uno dei campanelli d’allarme di cui ci si accorge più facilmente è la difficoltà di memoria: dimenticare facilmente informazioni acquisite, eventi importanti, l’argomento di un discorso o di un film che si sta seguendo ecc… Quando la perdita di memoria diventa il sintomo predominante spesso la si definisce "MCI amnestica" e viene vista frequentemente come un fattore di rischio per la malattia di Alzheimer. L’MCI può però manifestarsi anche con altri tipi di difficoltà diverse dalla memoria: problemi di concentrazione, di pianificazione delle proprie attività, di linguaggio, difficoltà a risolvere problemi complessi o a tentare di prendere una decisione, richiedere più tempo per svolgere le attività mentali più difficili. Gli individui con MCI possono rimanere stabili per anni.